Un edificio di fine Ottocento nel cuore di Roma fa da cornice a questo appartamento, concepito come luogo di relax ed evasione per weekend e soggiorni lunghi alla scoperta della città.
Tre camere da letto, due bagni, una lavanderia e un ripostiglio, cucina e zona living, sono gli ambienti della casa che sono stati ricavati alterando solo parzialmente la planimetria esistente.
Fonte di ispirazione per il progetto di ristrutturazione è stata proprio la città eterna, con le sue meraviglie architettoniche e storico-artistiche, che si è cercato di evocare, come in un viaggio tra suggestioni, attraverso alcuni elementi che animano le pareti e le boiserie bianche, messi in dialogo con gli arredi di famiglia selezionati con cura dalla committenza.
Il percorso comincia nel corridoio di ingresso, dove ci si imbatte subito nel poco distante monumento più rappresentativo della città: il Colosseo, che emerge in rilievo sulla parete, da un pannello realizzato in polistirolo. Sul lato opposto alcune stampe con disegni del fabbricato, sono inserite all’interno di cornici che assecondano l’andamento e la superficie delle pareti, piegandosi angolarmente e inglobando anche i tubi dell’impianto di riscaldamento preesistente, diventando parte integrante del design. Tra queste, una cornice in vetro trasparente apre, invece, uno scorcio sulla cucina, rivestita integralmente in kerlite, pavimenti, mobili e pareti compresi.
Proseguendo nel corridoio, due vani di passaggio, decorati con forme geometriche su disegno del pavimento del Pantheon, conducono alla zona living. Qui risaltano i soffitti in stucco, recuperati e valorizzati da un tocco di luce dorata che rievoca, insieme ad alcuni elementi d’arredo, il fascino dell’arte barocca. Il viaggio continua nelle tre camere da letto, dove oltre alle bellezze della Roma antica, si trovano anche delle icone moderne, come il Palazzo della civiltà e il ponte della musica di Calatrava, sempre in rilevo a parete.
Anche i bagni, uno dei quali ricavato all’interno di una delle camere, presentano dettagli evocativi nel disegno delle ceramiche decorate a mano: un intreccio che ricorda l’opus incertum romano. Nel bagno realizzato ex-novo, un gioco di specchi amplifica la luce che, in assenza di finestre, si riverbera solo attraverso un vetro al di sopra della porta.